Ad oggi i visori VR hanno innumerevoli vantaggi per la nostra vita quotidiana e lavorativa, ma sfortunatamente ci sono ancora moltissimi limiti sia tecnici che economici che ne impediscono l’adozione in massa, e uno dei più fastidiosi di questi problemi è proprio la motion sickness!
Vediamo insieme che cosa si nasconde dietro questa semplice sensazione involontaria che può colpire chiunque in VR, ma che fortunatamente ha diversi rimedi per poterla ridurre e in molti casi anche debellare completamente!
Prima di cominciare è bene dire che i temi trattati in questo articolo sono di natura prettamente informativa e non hanno valenza medica, se i sintomi descritti dovessero essere più gravi del previsto rivolgersi ad una figura medica competente.
Motion sickness: la nausea da movimento virtuale

La motion sickness (o chinetosi in italiano) è la sensazione di nausea, leggera o intensa, che si può sperimentare durante un’esperienza in cui viene percepito un movimento del corpo che non corrisponde esattamente con quello visto dagli occhi o percepito dai nostri sistemi di equilibrio interno.
Questa sensazione si sperimenta principalmente quando ad esempio si sta all’interno di un veicolo in movimento mentre si legge o si guarda uno schermo del telefono.
In questo caso in gergo viene chiamato “mal d’auto” ma i sintomi sono gli stessi di tutti gli altri casi: nausea, vomito, perdita di equilibrio e nei casi più gravi elevata sensazione di sbilanciamento.
Tra le molteplici spiegazioni scientifiche, che non possiamo trattare qui per motivi di competenze specifiche, possiamo sottolineare che a causare questa sensazione c’è sempre un movimento sentito dal nostro corpo (che ad esempio in auto sente gli spostamenti sulla strada, i dossi, le curve) che poi non viene constatato dalla vista (infatti guardando solo dentro un’auto, non vediamo alcun moto apparente).
In alternativa, il motion sickness è causato al contrario dal vedere del movimento con i nostri occhi che però non sta avvenendo sul nostro corpo (esattamente come quando si guarda uno schermo o un visore che mostra un movimento spaziale mentre noi stiamo fermi nel mondo reale).
La seconda casistica è quella che coinvolge gli utenti con visori VR, che più di moltissimi altri possono immergersi organicamente in mondi fantastici a 360 gradi e muoversi al loro interno in tantissime maniere diverse, senza ovviamente muoversi realmente.

Si è osservato su tantissimi utenti negli anni che questo stato di malessere si manifesta in due forme particolari che vanno gestite diversamente a seconda della persona e dei casi specifici.
Motion sickness permanente o temporanea nel tempo

Imparare ad utilizzare un visore VR è come imparare ad andare in bicicletta oppure guidare una macchina: richiede tempo per abituarsi al nuovo sistema di movimento, agli strumenti da utilizzare e tanto altro.
Così come su una bicicletta si impara a stare in equilibrio in maniera completamente diversa che stando in piedi normalmente, allo stesso modo un utente deve lentamente abituarsi al movimento virtuale senza muoversi realmente e tollerare questa differenza.
La capacità di adattamento necessaria varia da persona a persona e non tutti riescono ad abituarsi del tutto.
Da questo limite nasce la differenza tra la motion sickness “permanente” e quella “temporanea”.
La motion sickness temporanea è la forma più comune delle due, causata dalla disabitudine dell’utente a fare movimenti virtuali, però fortunatamente sparisce quando gli utenti sviluppano una resistenza o abitudine al muoversi in VR.

Una volta abituati non provano più alcuna nausea muovendosi in VR, a meno di esperienze veramente estreme con condizioni ben al di sopra della maggior parte delle esperienze virtuali in circolazione.
La motion sickness permanente invece è una rarissima versione che affligge pochissime persone in tutto il mondo e causa nausea estrema che persiste anche ore dopo aver tolto il visore VR.
La cosa più insidiosa di questa versione, oltre la sua maggiore intensità, è che non si sviluppa una resistenza con il tempo ma continua a presentarsi ogni volta che metti il visore nelle condizioni adeguate.
Allo stato attuale, ci dispiace confermare che coloro che provano questo forte fastidio non possono fare altro che utilizzare i visori VR per pochissimo tempo, evitando ogni possibile esperienza che possa vagamente indurre motion sickness, ovvero qualsiasi movimento virtuale che non sia corrispondente ad uno reale dell’utente.

Se ti trovi in questo caso e dopo diversi mesi hai ancora lo stesso genere di fastidio, ti diremo tutto quello che puoi fare per alleviare al meglio questa sensazione con preparazioni prima, dopo e durante l’esperienza VR.
Ovviamente, data la natura soggettiva della motion sickness, rammentiamo nuovamente di non forzarsi mai ad usare un visore VR in caso di nausea estrema da motion sickness o di altra natura e nel caso in cui i nostri rimedi e soluzioni non avessero gli effetti allevianti sperati, si consiglia sempre di smettere di usare il visore VR completamente e rivolgersi a figure mediche competenti.
Motion sickness: come avviene più facilmente ed evitarla

Dopo aver definito e distinto la motion sickness tra le sue forme più gravi o leggere, è arrivato il momento di identificarne le cause primarie all’interno di una qualsiasi esperienza VR per poi trovare insieme rimedi e metodi efficaci per prevenirla, combatterla e magari debellarla col tempo!
In generale le condizioni che la causano maggiormente in un’esperienza VR sono:
- movimento del giocatore nella mappa virtuale mentre è fermo nella realtà. (muoversi virtualmente con levette analogiche nel programma ma senza muoversi realmente con le gambe nostre)
- rotazione della visuale virtuale sempre rimanendo fermi nella realtà. (ruotare la visuale solo con le levette analogiche in “smooth turning” o rotazione continua)
- rotazione sia nel mondo reale che in quello virtuale (girarsi sia con levette analogiche che col busto e la testa, magari anche in direzioni opposte!)
- movimento in VR e nella realtà contemporaneamente (con levette analogiche insieme alle proprie gambe)
Motion sickness: come prevenirla prima di mettere il visore
Se sappiamo di essere soggetti a rischio di motion sickness sia perché nuovi alla tecnologia o perché soggetti predisposti, ci sono diverse precauzioni da prendere per migliorare le nostre chance di non avere un grosso fastidio o magari di non averlo affatto!
Prima di iniziare una seduta di VR, è bene prendere posto su una sedia girevole o su un divano che ci permetta i movimenti necessari senza urtare muri o mobili (per maggiori informazioni su come evitare di urtare o schiantarti contro i muri in VR, leggi il nostro articolo sull’argomento).

Da seduti riduciamo drasticamente i movimenti reali con le gambe che possono indurre cinetosi e favoriamo l’immersione totale in VR.
Inoltre come regola generale si raccomanda sempre di utilizzare il visore non a stomaco troppo pieno o completamente vuoto e sempre dopo aver bevuto acqua a sufficienza.
Questo per evitare effetti collaterali da disidratazione, calo di zuccheri, debolezza generica e altri fattori che possono aumentare il rischio di nausea da movimento.
Alternativamente, se si vuole fare un’esperienza in piedi, si consiglia di preferire sempre programmi in cui il movimento sia in mappe “room-scale” oppure tramite “teleport”.
Con room-scale si intendono programmi in cui l’intera mappa virtuale è esplorabile tramite la nostra area di gioco fisica, lasciandoci liberi di camminarci dentro con le nostre sole gambe senza ricorrere a levette analogiche o a teleport.

Come prevenirla con il visore in testa
Una volta selezionata la nostra modalità di gioco, in piedi o seduta, e aver preso le precauzioni dette alla sezione precedente, siamo pronti per avviare la nostra esperienza sul visore VR.
Nonostante ciascuna esperienza VR cambia rispetto all’altra, e quindi nessuna guida si potrà applicare al 100%, ci teniamo comunque a raccomandare ulteriori impostazioni, normalmente presenti in tantissimi programmi virtuali, che potranno alleggerire ulteriormente il rischio di motion sickness.
Mettere i “blinders” nelle impostazioni di comfort

Moltissime impostazioni di comfort supportano questa opzione che riduce il campo visivo del giocatore ogni volta che si muove (vale solo per movimenti in smooth locomotion o movimento continuo) con un bordo nero intorno al suo sguardo che funge da paraocchi.
Usare il teleport invece del smooth locomotion
Con teleport si intende un metodo di movimento alternativo alle levette analogiche e a quello in room-scale con le gambe fisiche.

Tale sistema riduce la motion sickness perché non fa vedere il movimento negli spostamenti e mostra solo il giocatore che si teletrasporta da una posizione a quella successiva dove punta il cursore del controller.
In VR ci sono massimo 3 tipi di locomozione o movimento: teleport, smooth locomotion e poi movimento reale in room-scale.
Come detto prima, il migliore per non avere il motion sickness è il movimento room-scale, ma spesso non è disponibile dal programma oppure non si ha lo spazio adatto nella nostra area di gioco.
In tal caso il secondo migliore è il teleport, per i motivi illustrati prima e perché è solitamente supportato con ogni esperienza VR.
La smooth locomotion, o movimento in prima persona con le levette analogiche, è più immersivo del teleport, ma causa molto più facilmente nausea (usare i blinders per mitigare gli effetti eventualmente)
Girare la visuale con “snap turning” invece che “smooth turning”
Esattamente come per i movimenti del giocatore, anche la rotazione ha due maniere di essere fatta in VR con le levette analogiche, oltre che girarsi realmente con testa o busto: snap turning e smooth turning.
Lo smooth turning fa girare virtualmente il giocatore, che è fermo realmente, in maniera costante e continua mentre lo snap turning fa girare il giocatore “a scatti” di angoli precisi (tipicamente 30°, 45° e 90°) con ogni movimento della levetta analogica.
Tra i due metodi si raccomanda il secondo perché ruotare “a scatti” produce meno sensazione di movimento percepito e da meno nausea.
Infine va detto anche un discorso ovvio ma non superfluo: il miglior modo di evitare la motion sickness è di scegliere esperienze che non prevedono affatto il moto del giocatore in una stanza virtuale (come ad esempio in giochi come Beat Saber dove il giocatore è sempre fermo e guarda solo davanti a sé mentre taglia i bersagli con spade laser a tempo di musica).

Come ridurre i sintomi di motion sickness se comincia a presentarsi
Se nonostante tutte le precauzioni prese prima e durante l’esperienza VR, dovessi sentire i primi sintomi di nausea, mal di testa o giramenti, ci sono diversi modi per combatterli.
La cosa migliore da fare è anche la più intuitiva: rimuovere subito il visore, per poi sedersi e cominciare a fare lunghi respiri a pieni polmoni.

In questa condizione, a seconda della gravità dei sintomi, bere acqua in piccoli sorsi può dare sollievo, inoltre va valutato se sedersi oppure stendersi completamente in caso di mancamento o forte nausea.
Se all’interno dell’esperienza di gioco i sintomi fossero invece molto leggeri e non si volesse interrompere completamente e togliere il visore, ci sono anche sistemi per evitare il peggioramento dei sintomi rimanendo con il visore in testa.
Se sei in grado di farlo, interrompi qualsiasi movimento estremo che stai facendo all’interno dell’esperienza VR, come ad esempio saltare, arrampicarsi e correre.
Dopo esserti fermato nei movimenti estremi in VR, passa ad un’attività statica, che non comprenda forti cambi di visuale, come ad esempio interagire solo con le mani su oggetti o attività da fare davanti a sé (Beat Saber è nuovamente un esempio calzante di movimenti minimi con massima attività ludica!).

In alternativa al fermarsi nei movimenti VR, in caso ciò non fosse possibile, basterà chiudere gli occhi e respirare a pieni polmoni per 30 secondi, per poi riaprirli lentamente.
Questo gesto ti permetterà di staccare la causa della motion sickness, ovvero la visione in VR, con minimo sforzo e massima rapidità di ripresa dopo la fine delle scene troppo cinetiche per il vostro stomaco.
In conclusione speriamo e ti auguriamo sempre di non sperimentare mai nessun caso di motion sickness, sia questa grave o leggera.
Tuttavia, se dovesse presentarsi durante la tua esplorazione dei mondi virtuali che risiedono nel Metaverso, adesso hai certamente i migliori strumenti disponibili per poterla prevenire e combattere.