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Cos’è il Phantom Touch? La sensazione di essere toccati dagli avatar

Indice dell'articolo

Il Phantom Touch è un termine derivato dalla medicina, in particolare definisce la sensazione che una persona con un arto amputato può avere di sentire tatto o addirittura stimoli di dolore dal suo “arto fantasma”.

Tuttavia il termine oggi è stato completamente ripreso dal settore della realtà virtuale per definire una sensazione simile ma molto molto diversa!

Vediamo insieme che cosa si intende all’interno dei metaversi con questa curiosa sensazione.

Ovviamente daremo per scontato che tu abbia una buona infarinatura sui concetti di metaverso, visori VR e realtà virtuale ma se avessi bisogno di maggiori informazioni su tali argomenti, ti raccomando di leggere il nostro Blog per tantissimi articoli che spiegano tutto ciò che ti serve per esplorare questi mondi nuovi.

Buona lettura!

Phantom Touch: Il tocco senza tocco

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Ecco un video di The Virtual Reality Show, uno dei più grandi influencer nel settore della XR, che parla della sua esperienza col phantom touch nei mondi VR.

Come sai, in VR e nei metaversi tutti gli utenti possiedono un corpo virtuale nella forma dei loro avatar e questa identità digitale può diventare psicologicamente una vera e propria estensione del proprio corpo fisico.

Mentre con un normale videogioco senza visore VR noi siamo indubbiamente in grado di distinguerci dal personaggio che controlliamo, non è vero lo stesso per gli avatar in VR: dopo pochi minuti con una qualsiasi esperienza VR, le persone si dimenticano di essere nella loro stanza reale e possono immergersi interamente nel corpo virtuale e nell’esperienza che stanno facendo.

Questo porta in prima battuta situazioni in cui potresti provare vera vertigine affacciandoti ad un balcone VR, per poi arrivare a casi in cui un fendente di arma virtuale verso di te fa scattare la tua reazione istintiva di proteggerti e scansarti anche realmente, nonostante non ci sia vero pericolo.

Tutti questi esempi di immedesimazione e di sensazioni che il virtuale può dare ci portano all’argomento di oggi: il phantom touch.

Cos’è il Phantom Touch nella pratica

Il phantom touch o phantom sense è percepito come la sensazione di essere toccati fisicamente sul proprio corpo reale, nello stesso punto in cui vieni toccato da un avatar in un mondo virtuale.

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Per come viene descritto dagli utenti che lo sentono, può essere sia una vera sensazione di tocco sulla pelle, oppure pressione leggera come con una brezza, fino a diventare semplice sensazione di calore leggero nel punto di contatto.

Le condizioni affinché avvenga il phantom touch sono specifiche, in particolare devono essere tocchi abbastanza lenti e ovviamente è necessario che l’utente veda il suo venire toccato.

Si nota inoltre che non tutti gli utenti lo provano alla medesima maniera, per alcuni è descritto come talmente forte da rendere davvero fastidioso essere toccati nei mondi virtuali, portandoli ad utilizzare bolle di sicurezza per forzare il distacco (ci sono stati persino casi in cui utenti il cui avatar è stato toccato impropriamente in parti intime abbia denunciato l’atto come vera molestia sessuale dato il livello di intensità del suo phantom touch).

Per altri invece può non essere mai sperimentato, nonostante le condizioni siano le stesse.

Questa differenza tra gli utenti ha fatto scoppiare innumerevoli dibattiti online sull’effettiva concretezza di questa esperienza, insieme a tantissime guide per “allenarlo” e farlo crescere in intensità oppure per farlo avvenire al meglio.

Cosa causa questa sensazione scientificamente?

Le interpretazioni scientifiche sul suo funzionamento sono molte.

Sicuramente è un fenomeno solo legato alla stimolazione visiva e a come il cervello possa trasformare e associare a questa stimolazione un segnale di altro tipo, diventando sensazione di calore oppure di pressione tattile.

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Ecco uno studio svizzero su come la VR possa trattare il dolore da Phantom touch in pazienti con amputazioni.

Citando l’articolo di scholarpedia, è possibile osservare nei pazienti con arti amputati che ci sono evidenti correlazioni tra le sensazioni fisiche e quelle percepite sugli arti fantasma, in particolare riduzione del dolore e aumento della temperatura degli arti reali con amputazione.

Questo può essere esteso anche alle situazioni precedenti, laddove il cervello leghi perfettamente la propria immagine mentale del corpo fisico a quella del corpo virtuale, portando di fatto i propri arti fantasma a coincidere con quelli virtuali degli avatar.

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Nell’immagine ci sono due avatar su VRChat che sperimentano e allenano il loro phantom touch con esperienze mirate.

Inoltre questi studi dimostrano che i neuroni specchio possono mandare sensazioni di tatto fisico percepito al nostro corpo anche solo osservando altre persone venire toccate, con il limite di essere sempre molto leggere se non c’è un vero stimolo sul corpo.

Con questa interpretazione in mente, si spiega perfettamente perché il vedere un tocco virtuale del nostro avatar possa stimolare nel nostro corpo reali sensazioni di tocco leggere oppure calore localizzato.

Il Phantom Touch può estendere la percezione oltre il corpo fisico

Una cosa molto affascinante del phantom touch in VR è che non si limita agli arti “umanoidi”.

Con la possibilità nel metaverso di crearsi liberamente un avatar in cui immedesimarsi, molti decidono di puntare al surreale e al fantastico e creare così degli avatar che non hanno forma umana.

Avremo dunque corpi con orecchie da gatto, personaggi degli anime giapponesi, mostri volanti, creature alate e codate e tanto tanto altro.

VR Chat Dynamic Avatars

Ciò che si è osservato soprattutto in metaversi come VRChat, che permette tali possibilità creative, è che il phantom touch può addirittura estendersi oltre il nostro corpo fisico e farci sentire code, ali, orecchie lunghe, come nostre estremità reali.

Diversi utenti provano solletico alle ali, non sopportano che gli si tocchi la coda e così via.

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Nella foto potete vedere un avatar che cerca di dimenarsi per evitare di essere toccato per via del troppo solletico!

Questo fenomeno è sicuramente da ricercare ulteriormente date le incredibili potenzialità che porta al realismo nei mondi virtuali e a ciò che potrebbe fare per la riabilitazione in medicina!

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